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I Templari e il Santo Graal

Ufficialmente soppressi nel 1312, i templari si sono trasformati, da allora, in un movimento occultista e clandestino. Questo perché, quando un pensiero filosofico o idealistico è valido, non può sparire per una qualunque "ideologia religiosa", per paura di perdere il potere o dividerlo, si nasconde ufficialmente. Così, come tante altre simbologie, continuerà a lavorare nella psiche di molti individui.

Vediamo da vicino chi erano e sono i Templari. Intanto, va detto che questo nome evoca immagini di gesta eroiche e cavalleresche, ma anche di trame cruente e misteriose. Anticamente, i Templari erano un ordine religioso-militare, nato a Gerusalemme, nel 1119, per difendere i pellegrini in Terrasanta.

Si possono riconoscere, nelle stampe antiche, i cavalieri templari con i loro tipico mantello bianco con la croce scarlatta sulla schiena e sul pettorale. Combatterono valorosamente contro mussulmani, accumulando immense ricchezze con i bottini di guerra e diventando, in duecento anni di storia, un temibile centro di potere economico. Questo li rese nemici dei monarchi europei dell’epoca e, logicamente, del clero, i quali volevano avere potere assoluto su tutto e tutti.

Federico II di Svezia li espulse dalla Sicilia. Filippo il Bello regnante francese ne confiscò le ricchezze, formulando con il clero l’accusa di eresia, ne mandò parecchi al rogo.

Infine nel 1312, papa Clemente V decretò la soppressione dell’ordine e fece bruciare vivo al rogo per eresia quello che era l’ultimo Gran Maestro, Jacques de Molay. A questo punto i Templari si trasformarono in un movimento clandestino, occultistico, tramandandosi la conoscenza e sopravvivendo fino ai giorni nostri.

Cosa tramandano e cercano i Templari? La ricerca perenne di una rivincita e naturalmente l’introvabile e preziosissimo santo Graal.

Il Graal, infatti, è il calice da cui Cristo bevve durante l’ultima cena e nel quale Giuseppe d’Arimatea, capo, allora, di una setta segreta in cui Cristo aveva trasmesso delle conoscenze, si fece dare il corpo del Maestro, dopo la crocifissione, e vi racchiuse il sangue del Crocifisso.

Sulla sparizione e apparizione della fantasiosa coppa ci sarebbe molto da dire. C’è chi sostiene che sarebbe stata portata in Bretagna dallo stesso Giuseppe d’Arimatea, cosicché il popolo celtico e druidico la fece propria, poi, successivamente, nel ciclo bretone fu presa da Parsifal, fu rapita al cielo da mano misteriosa. Secondo un’altra versione, il santo Graal si trova nelle segrete del castello cataro di Montsegur, da qui scomparve un giorno, sempre in modo misterioso. Vi furono una serie di prodi cavalieri che la ricercarono, ben descritti nel film di Indiana Jones, che descrive l’ultimo dei celebri cercatori della mitica coppa, che secondo la tradizione medievale dona l’immortalità a chi riesce a possedere questo potentissimo talismano.

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