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Ci sono certe persone che, nel leggere "il Fanta-sciamanesimo", mi scrivono che, nei miei articoli, sono troppo fantasiosa. Altri, in prevalenza donne, che dicono di non sapere cosa fare della propria vita. Si dichiarano infelici, poco amate, e si buttano via un poco al giorno senza lontanamente sospettare quale ricchezza sia un corpo in cui vivere e quanti incalcolabili tesori siano racchiusi in una vita.

Tutte queste donne e tutti coloro che non usano un pizzico in più di fantasia sono malati, più o meno profondamente, nell’anima. Per mancanza d’amore, per incapacità d’amare la vita, di darsi uno scopo, di individuare il ruolo da svolgere nella vita. E sono malate soprattutto per mancanza di fantasia, perchè non sanno che la vita va anche inventata, giorno dopo giorno, come una favola. È che nelle favole, come ho avuto occasione di scrivere nel raccontarvi i viaggi nella Terra del Mito, è nascosta una grande lezione di vita.

Certo, a tutte queste persone voglio bene, perché in ciascuna, attraverso le lettere che mi scrivono, vedo, intuisco, qualcosa della bellezza interiore, che essi non adoperano perchè non la conoscono. Ed è per questo che li vorrei “svegliare”, ad uno ad uno vorrei prestare i miei occhi, perché si vedessero come sono. Affinché non buttassero via i loro talenti. Invece, scrivo queste righe ben sapendo che quasi tutte andranno perdute. Perché ciascuna di quelle persone a cui sono dirette leggerà e penserà: “Il mio caso è un altro!”, “Io sono sfortunata!”, oppure, “Io sono jellata!”

E, purtroppo, questa è una cosa assolutamente vera. Infatti, quale maggior sfortuna del ritenersi perseguitati dalla sorte? Quale maggior jettatura di quella che ci si incolla addosso da soli?

Se credete che tutto questo discorso abbia poco o niente a che fare con l’esoterismo, sbagliate.

L’acquisizione delle capacità che fa rappacificare due innamorati, che predice la soluzione della tale o tal’altra vicenda, che aiuta a concludere buoni affari o crea impedimenti a questo o a quel progetto, è un capitolo dell’arte magica e neppure il più importante. La vera magia è quella di sapere condurre la propria vita. La propria e quella degli altri, tra scogli e marosi, come un buon capitano conduce la nave, senza lasciarsi vincere dalle condizioni (a volte buone, a volte cattive) del mare della vita, adoperando, se necessario, anche la fantasia, la stessa che dovremmo tutti avere, per riuscire a trovare la terra del nostro mito interiore.

TRACCE DI SCIAMANEISMO NEI POPOLI

I sonagli (Foto)usati dagli sciamani della costa nord-occidentale del Canada richiamano l’energia del profondo, creando un campo di suoni che risveglia e unifica. Gli intagli e le decorazioni di questi strumenti rendono visibile il mondo degli esseri sovrannaturali e sono anche il ricettacolo della loro forza. Come voce dello spirito sono usati per accompagnare canti, danze e preghiere. Sono assai curati in ogni loro dettaglio: il legno del manico e del corpo, le polveri dei sacri pigmenti che servono per i colori, il tipo e il numero dei semi, cristalli o pietruzze usate per creare il suono.

Per lo sciamano, ogni cosa è dotata di potere: riunire gli elementi nella creazione di un oggetto o di uno strumento musicale sacro è una manifestazione della profonda affinità con il mondo naturale e sovrannaturale. (Sonaglio del sole e della luna, Canada).

Di Cinzia Sibilla Biffino


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