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Per il fanta-sciamenesimo, o ritrovamento del nostro atavico guaritore, per sogno si intende un sogno cosciente. Pensate a quando, in estasi, sognate l’incontro con una persona, oppure di diventare ricchi: ecco, il “sogno lucido” del fantasciamanesimo ricorda questo molto da vicino.

Per il fantasciamenesimo, o ritrovamento del nostro atavico guaritore, il sogno è importante. Certamente è un sogno cosciente. Pensate a quando, in estasi, sognate l’incontro con una persona, oppure di diventare ricchi: ecco, il “sogno lucido” del fanta-sciamanesimo ricorda questo molto da vicino.

Molte delle cose di cui ci siamo occupati nei numeri precedenti riguardanti: spazio, tempo, ecc… rientrano nell’ambito di quello che modernamente viene chiamato “psichismo superiore”. Molti sensitivi moderni lo considerano superato e così hanno disperso un grande potere interno per trasmettere il bene. Devo anche dire che gli esercizi, come quelli relativi alla respirazione e alla circolazione visualizzata delle forze attraverso l’aura rendono più ricettivo il cervello.

Gli esercizi sono importanti poiché è su di essi che il fantasciamanesimo basa il potere; è inutile essere saturi della cosiddetta “luce di saggezza superiore” quando non si ha poi la possibilità di usarla.

Prima d’addentrarci nella tecnica del sognare degli antichi sciamani (con il sogno lucido ossia cosciente) è opportuno apprendere la tecnica di tenere un’idea nella mente. Partendo da questo punto (e pur seguendo i pensieri che scorrono) la mente deve essere sempre ricondotta al “sogno realizzativo iniziale”; questo, tutte le volte che si inizia a fantasticare.

Ad esempio: è bene pensare ad un futuro migliore, ma tenendo bene in mente le vostre reali potenzialità. È del tutto inutile, (e, aggiungo, nocivo) fantasticare su un potenziale amore perfetto (che nella vita è bene affermare non esiste, se non a barlumi o momenti). Quindi, riporteremo la mente a ciò di cui realmente abbiamo bisogno: di una persona che ci ama di vero amore. Tutto il resto, che la mente elabora, non è sogno cosciente, ma desiderio inconscio di creare una felicità o perfezione che è solo divina.

In questo modo la mente ritorna all’idea chiave, scavando un pozzo attraverso gli strati inesistenti della psiche. Nel sognare ad occhi aperti, si deve essere realistici e non “fantasiosi”. Nel fantasciamanesimo la fantasia creativa è alla base di tutto il sistema sciamanico, ma non verrà mai in mente, ad un vero sciamano, di desiderare l’impossibile. Cosa come la salute eterna o l’amore eterno. Poiché sa da sé che, scavando un pozzo intorno a desideri assurdi, non potrà mai realizzarli.

Certamente si arriva a questo livello mediante una pratica costante e diligente. All’inizio, ci sarà una lieve fatica nel portare alla mente i pensieri giusti. Ma, poi, come tutti coloro che hanno eseguito questa forma iniziatica, non vi accadrà più di sbagliare, di entrare nel “sogno” di un altro. Il vostro io cosciente, pur se state sognando, eviterà l’errore.

Poniamo, ad esempio, che una persona sperimenta il sogno cosciente. E lo faccia indirizzando il pensiero, sognando come prototipo, la vita di un altro individuo, che ammira. Questo modo di procedere è sbagliato: voi non potrete mai essere un’altra persona. Avete altre potenzialità: sfruttatele. Nel sogno cosciente dovete creare sulle vostre reali capacità. Cosa sapete di un’altra persona? Le sue difficoltà; le delusioni che, al di fuori delle sue capacità, ha ottenuto?

Quindi non sbagliate sogno. Questo lo ribadisco: è importante per realizzare i propri sogni.

Avete già appreso molte cose nelle lezioni precedenti; l’ultima in ordine di crescita era “Lo Spazio”. Avrete quindi trovato il vostro spazio interiore; ma, soprattutto, esteriore: un luogo in cui meditare in casa e fuori, ritrovare la vostra energia psichica lasciata precedentemente. Soprattutto, avrete imparato a sentirvi a vostro agio. È a questo punto che inizierete il vostro viaggio attraverso il “sogno cosciente”.

Sappiate, fin d’ora, che il “sacro” è racchiuso dentro di voi, non fuori: l’essere umano ha un’enorme potenzialità racchiusa dentro, ma la maggior parte di noi rimane in superficie nella quotidianità di apparenti bisogni. Cercate dentro di voi, attraverso il sogno cosciente che molti sciamani orientali chiamano “sogno ad occhi aperti”. Non perché si devono tenere aperte le palpebre degli occhi. Solamente per indicare lo stato di coscienza, essere ben svegli a attenti quando “dormiamo” e non riusciamo a vedere nulla, anche se attorno a noi pulsano mille potenzialità reali.

Trovato lo spazio o luogo che vi fa stare a vostro agio e compreso il tipo di sogno che dovrete intraprendere, iniziate una leggera respirazione. La respirazione non deve essere sforzata, dovete solo sentire attraverso le narici del naso l’aria entra e con questa il vostro primo “sogno reale” senza forzatura. L’aria dovrà entrare dalle narici del naso e fuoriuscire dalla bocca lentamente come se uscissero i vostri sogni coscienti già realizzati. È possibile che all’inizio la vostra mente sia distratta dalla troppa attenzione che darete al respiro.

È importante non cambiare sogno cosciente per almeno una settimana; ed è indispensabile che sia il luogo (spazio), sia l’ora (tempo) sia sempre lo stesso.

Per imparare a imprimere alla mente il contatto con la cosiddetta “mente superiore” per poter eseguire il sogno cosciente, dovrete inizialmente “nutrire” immagini che esprimono le idee più elevate. Scartate certi vittimismi religiosi, non è il nostro caso; magari con l’aiuto di un piccolo compromesso che stipulerete con la mente, cose che possono venire associate con i “fioretti” o a promesse dettate dalle religioni. Un suggerimento: è importante intraprendere una serie di letture sulla mitologia, poiché, nei miti e nelle leggende di tutte le razze, in particolare della nostra (indoeuropea), stanno gli archetipi, le immagini dei nostri antenati dimenticati ormai nei nostri cuori distratti, che formano la comunicazione di base della coscienza superiore, questo esercizio di lettura serve soprattutto a nutrire il subconscio.

Giunti a questo punto, sarà opportuno prendere coscienza e ricordarsi delle incarnazioni passate. Le vite che precedentemente siamo stati chiamati a vivere sono molto importanti se vogliamo indirizzare bene i nostri desideri attraverso i sogni coscienti.

Innanzi tutto è necessario rilassarsi nel nostro spazio-tempo: chiudete gli occhi, inspirate con il naso. Espirate con la bocca per parecchie volte, diciamo una decina (come minimo).

Immaginatevi a questo punto di essere più alti di qualche centimetro, visualizzando che le piante dei vostri piedi fuoriescano. Dopo qualche secondo ritornate alla dimensione naturale e ripetete per tre o quattro volte, tutte le volte allungatevi di più fino a raggiungere 30 cm.

A questo punto ripetete il procedimento, diventando più alti attraverso la testa. Estendetevi completamente come se vi gonfiaste come un pallone. Ritornate alla grandezza naturale. Ripetete fino a quando riuscite a farlo con facilità.

Allora gonfiatevi di nuovo come un pallone (logicamente, nell’immaginazione del sogno cosciente). Descrivete ciò che vedete dettagliatamente (se siete soli mettetevi un registratore e ditelo ad alta voce) cercate di vedere l’edificio dove state compiendo l’esercizio.

Portatevi in fretta sul tetto dell’edificio e guardate cosa vedete sotto di voi. È importante che, se ciò che vedete è di giorno, mutate tutto in notte (e viceversa) e descrivete la differenza.

Alternate due o tre volte giorno–notte–giorno, ma è importante che concludiate di giorno. Assicuratevi che il gioco lo dirigete voi, che siete veramente voi a causare la notte e il giorno.

Mentre siete ancora in alto nell’aria, con un atto di volontà tornate a terra.

Scendendo di quota ritornate indietro nel tempo; in questo modo: ho vent’anni, quindici, dieci, tre anni, un mese, sono nella mia vita passata…

Quando toccate il suolo, guardate i vostri piedi, senza pensare, descrivete quanto vedete, cosa calzate, poi via via tutto ciò che indossate dalle gambe in su.

Quindi continuate a descrivere.

Se siete fortunati, in un esperimento potete occuparvi di una o più vite. Ma sarà bene che non siate precipitosi e non vi sforziate troppo.

Se volete avere delle certezze ed essere più sicuri, potete ripetere l’esperimento in un’occasione successiva. Se incontrerete gli stessi dettagli (o altri particolari non contrastanti) avrete più di una certezza. Se, invece, si tratta di fantasie o di immaginazione è ovvio che ci saranno discrepanze e confusione.

Questo esperimento ci è stato segnalato da un gruppo americano che, da anni, si occupa di fantasciamanesimo, fa capo a questo gruppo il dott. William Swygard di Miami in Florida.

Foto: uno spirito-uccello gigantesco e infausto appare in sogno per avvisare il sognatore del sopraggiungere di una bufera di neve. Il misticismo di questa litografia esprime bene l’impulso di molti artisti eschimesi, di mantenersi in stretta relazione con il proprio atavico.

ESERCIZIO

È importante, come detto precedentemente, che lo eseguite possibilmente sempre alla stessa ora, ma è indispensabile che sia sempre nello stesso luogo, lontano da apparecchiature elettroniche. Quindi, staccate telefonini, televisori, radio, ecc.

Trovate quindi una posizione comoda, chiudete gli occhi, sentitevi al centro del mondo. Iniziate a pensare a voi stessi e al ruolo che state vivendo, prendendo atto se siete convinti che sia proprio il vostro o se lo avete scelto per compiacere gli altri. A questo punto, pensate a come vorreste essere, a cosa vi piacerebbe fare. Non pensate alle cose del passato (intanto non si possono cambiare, ma quelle presenti sì!). Tra un pensiero e l’altro, aprite gli occhi (ma non alzatevi), e, per sgombrare la mente, fissate un punto vuoto nel muro. Ripetete questo spazio, mettendoci i vostri pensieri creativi; se vengono dei ripensamenti, rimpianti o altro, chiudete nuovamente gli occhi e ritrovate il “vostro spazio”.

All’inizio saranno sufficienti cinque minuti; dopo una settimana, dieci minuti; fino ad massimo di quindici minuti per volta. Ritroverete quel magnetismo carismatico che avete perduto negli anni.

Ricordatevi il luogo, cercatelo nella vostra casa. Le energie devono essere in sincronicità; se trovate un posto che vi piace, ma non vi sentite a vostro agio, ciò vuol dire che non è il vostro “spazio”. Pensate: se vi cambiassero il posto del letto dove dormite, per alcuni giorni non dormirete certamente bene e sono certa che lo rimetteste a posto. Questo esempio, per farvi comprendere l’importanza per il vostro equilibrio ritrovare lo “spazio” perduto.


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