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FANTA-SCIAMANESIMO: il linguaggio dell'essere - Attualità dei riti

Per parlare di riti sciamani occorre dare un accenno agli archetipi, a questa matrice di idee e sentimenti che albergano in ciascuno di noi e che presiedono al nostro orientamento psichico e quindi dominano la zona più profonda di noi stessi. Il nostro inconscio, mi sembra riduttivo a confronto dei riti e quindi della liturgia in genere.

Esso ci condiziona più o meno inesorabilmente, perché appare al di fuori della nostra possibilità d’indagine. Eppure l’uomo è legato ai riti dialogando con il proprio inconscio, soprattutto quando coltiva in modo consapevole la pratica dei riti. Il rito è un simbolo vissuto e il simbolo è la rappresentazione dell’archetipo corrispondente. Logicamente non dobbiamo pensare solo a quello religioso, anche se ogni tipo risponde al sentimento di aspirazione all’unione, che è di natura sostanzialmente religiosa, anche se non appartiene necessariamente ad una particolare religione organizzata. Riti sono anche l’amore, la musica, l’arte in tutte le sue forme, il saluto alla bandiera, persino il pasto familiare consumato insieme. E ancora: mettersi davanti al televisore è compiere un rito, magari solitario; assistere ad una partita di calcio, è anche partecipare ad un rito collettivo, durante il quale vengono liberate energie psichiche oceaniche immense, benché non sempre siano positivi gli effetti che ne derivano.
Certamente, oggi come oggi l’uomo di questo nuovo Millennio può anche credere di aver superato i riti, ma, come si vede, non è vero! Certamente, è vero che spesso non riconosce come tale molte delle azioni che compie. Per contro devo sottolineare che la pratica cosciente del rito, e qui parlo del rito codificato secondo gli scopi che si vogliono raggiungere, apre la comunicazione cosciente con le sfere più profonde di noi stessi, con la sorgente del nostro destino (qui desiderio va strettamente inteso come spinta vitale), consentendoci di conoscere le nostre potenzialità segrete.
Come sempre il discorso è difficile, e certe cose non si possono liquidare con due parole o con parole semplici. Contentatevi di sapere che entrando nei simboli attraverso i riti, avviene un capovolgimento della comunicazione; si passa dal linguaggio parlato dell’uomo al “linguaggio dell’essere”, che si svela dandoci una più ampia dimensione di noi stessi, una vera e reale coscienza.

Pubblicazione del ottobre 1993, sul giornale periodico "L'Altra Scienza" Libreria Editoriale Sibilla (registrato al tribunale di Genova N. 36/92 Registro Stampa 2235/92).


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